22.05.04

Gravity pulls

Juan Carlos Blumberg era un tipo tranquillo, finché non gli hanno rapito l'unico figlio. Rapito e ammazzato mentre lui cercava di pagare il riscatto (manco tanto, quattro soldi), fra rapitori a sangue caldo alla Fargo, poliziotti maldestri, forse anche qualcosina di peggio, e un tentativo di fuga del ragazzo. Allora JCB ancora col fazzoletto in mano ha detto vediamo di evitare che ad altri capiti lo stesso ed ha iniziato la sua personale campagna contro il crimine. Personale per poco tempo, perché alla manifestazione che ha convocato nella Plaza de Mayo c'erano tipo 150.000 persone, ad ascoltarlo coi lucciconi e la candelina accesa. C'è pure una lettera a Italians, da qualche parte, che rende l'idea della riunione. Richieste di buon vecchio senso comune, magari non tutte progressiste ma comprensibili: polizia efficiente, pene più dure per i reati duri, lavoro per i detenuti, una bella messa in riga ai soliti piombaroli a fare il tutto nell'ambito delle regole democratiche e senza nemmeno sentir parlare di pena di morte. Buttalo via, uno che la settimana scorsa gli hanno ammazzato il figlio, e tiene testa ai linciatori. Veramente, al di là di qualche considerazione tecnica sull'efficacia delle misure, nessuno poteva permettersi di non essere d'accordo. Solo che.

Solo che JCB si è ritrovato subito in mezzo a compagnie poco disinteressate, la famigerata radio 10, cadena 3, canal 9, infobae, tutta quella che viene considerata a torto o a ragione la destra forcaiola dell'informazione. Loro lo hanno sostenuto dall'inizio, gli hanno dato voce, e pure una mano a organizzare le manifestazioni pro-sicurezza. Il discorso di JCB era buono per dare addosso al governo nazionale, "capace solo di fare sparate sui diritti umani degli anni 70 e mezzo complice della criminalità comune, come tutti i sinistri". Dall'altra parte, sospetti: Guarda questo a chi fa il gioco, guarda da chi si fa manovrare. Però la situazione era così indiscutibilmente grave e l'emozione forte che non si andava oltre il mormorio, da un parte e dall'altra. Un po' per buon gusto, un po' per senso dell'opportunità. Il governo pure, zitto, cosa notevole vista la loquacità di un paio di ministri, e che faceva pensare che pure loro, bè, un po' di coda di paglia ce l'avevano.

Poi le cose si sono diluite un po', il governo ha presentato il suo piano contro il crimine, JCB è andato al parlamento personalmente a vedere come i rappresentanti riscrivevano (male) un po' di leggi sotto il suo occhio vigile (e in fretta, non sia mai tutta quella gente in piazza...), ha cominciato pure a fare qualche bizzarria - tipo andare a trovare Maradona in clinica, o dire che i commissari dovevano andare a formarsi negli USA - ma tanto ormai l'onda era passata, e il tutto è più o meno rientrato nella routine. Fino a martedì.

Martedì JCB è andato a Mendoza, nel suo tour di sensibilizzazione, e durante la conferenza stampa, o la manifestazione o quel che era, la lingua gli ha staccato il cervello di un paio di lunghezze, e si è messo a parlare di un ragazzo ammazzato dalla polizia in circostanze poco chiare otto-nove anni fa. Bè che c'entra, ha detto, quel ragazzo si drogava, poi ha aggredito un poliziotto... poi la polizia ha agito male, ma bisogna mettere i fatti nella giusta ottica. Testuale, parola più parola meno, riportato così da tutti (io l'ho letto sulla Naciòn). Appena l'ha detto ha sentito subito l'odore della frittata e ha cercato di riattaccare i gusci, di glissare e dire che non conosceva bene la storia e che era stato "tolto dal contesto", cosa un po' arrampicata da dire su una frasetta soggetto-predicato-complemento. C'era poco da estrapolare, no? Ai genitori di quell'altro non è piaciuta nemmeno un po'. Che è sta roba: mio figlio era buono, il tuo mica tanto. Oltretutto le conclusioni cui è arrivato il processo penale sul caso erano un po' diverse: falsi gli alibi dei poliziotti, falsa (credo, ma non importa) l'accusa di consumo di droga. Omicidio da eccesso di zelo, insomma, a essere buoni.


Reazioni, prevedibili. Glissata di Infobae, per il quale uno dice una cazzata ed è segno che c'è una campagna contro di lui, sdegno dei media diciamo mainstream - uno come Clarià gli ha detto per radio di andare a elaborare il lutto a casa - , fuoco e fiamme da sinistra - su Nacional a livelli indecorosi. Sicché martedi scorso è finito - almeno per un po' - l'effetto-Blumberg, dopo sto popo' di suicidio mediatico. La parte buona è che i legislatori sono esentati dalla scrittura compulsiva, e magari si ricordano di avere una dignità; la cattiva è che sono esentati dalla scrittura tout-court. La parte buona è che abbiamo smesso di far finta che un reclamo settoriale - anche se inobbiettabile - fosse condiviso da tutti; la cattiva è che nessuno ha l'elasticità mentale per prendere i reclami settoriali e tirarne fuori due o tre cose di base. Probabilmente il fatto è che le due o tre cose di base condivise da tutti non ci sono proprio, almeno finché continuiamo ad essere in balia delle opposte allucinazioni di due gruppi sociali che non so nemmeno quanto siano rappresentativi - ma sicuramente sono buoni per lo show. Ed è anche un peccato, perché per un momento era sembrato che JCB potesse spostare un po' della destra unna verso posizioni civili, almeno un pochettino, e adesso che ognuno è rientrato in trincea sarà difficile che qualcuno ci creda.

Escrito por marigold a las 22.05.04 15:04
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