14.10.04

The only good indian...

Una cosa che mi faceva girare le balle del 12 ottobre è la scioltezza con cui parte del (soi disant) progressismo locale si mette all'improvviso le penne in testa e comincia a piagnucolare sulla conquista spagnola, il tutto per parlare alla nuora attraverso la suocera, non so se rendo. Dico, gli indigeni hanno sacrosanta ragione di incazzarsi, tanto più che le cose sono cambiate così-così. Ma questi delle penne si chiamano tutti Ortega, Vazquez, Gonzalez Ochoa, o addirittura Rossi e Trabacchini, dico, un po' di vergogna. Prima li fanno fuori, poi enne anni dopo li pigliano pure per il culo. E infatti quest'anno ero riuscito ad evitare le contro-celebrazioni ed ero quasi contento. A rendermi felice ci ha pensato il console spagnolo a Cordoba, sig. Sanchez Teràn, che durante i festeggiamenti del Dia de la Hispanidad ha avuto l'imprudenza di farsi sentire dalla giornalista della Voz mentre diceva (apposta o si è fatto fregare dalla Bertino?) che tutto sommato ci (gli) è andata bene con la conquista spagnola, sennò a quest'ora sotto gli Incas sarebbero stati cazzi amari. Ha detto, cito il giornale, "stareste, o staremmo, molto peggio sotto le civiltà inca, azteca, sioux (sic), apaches (arisic) o mapuches, che sono state idealizzate da qualche antropologo e storico, mentre è ben nota la loro divisione in caste e il loro carattere imperialista e sanguinario". Poi ha messo la ciliegina ricordando l'eredità ispanica e cristiana, che ci ha dato una sola lingua e una sola religione (fico! ndr). Non ha detto che sti indios erano pure un po' culattoni, ed è già qualcosa.

Escrito por marigold a las 14.10.04 05:05
Comentarios

stamattina marcos (mi collega argentino) a dire che era incazzato e' dire poco. poi ha sparato a zero sulla sinistra europea.. il console e' uomo di zapatero, dice...
qui roma che riporta gli umori

Escrito por qui roma a las 14.10.04 19:03
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