31.08.06

Doppio taglio

Ecco, m'è venuta la depressione. Visto che fra un po' vengono a trovarci i miei e visto che una valigia sarà dedicata quasi tutta ai regalini vari per la nipote - penso sempre che una volta o l'altra me li accuseranno di contrabbando - ho pensato bene di dare un'occhiata al catalogo di ibs. Mi è venuta la depressione doppia, prima per la scandalosa differenza di potere d'acquisto - a sfavore nostro, chiaro -, quintali di dischi DHM a euro 5 tanto per fare un esempio. E poi per la quantità dell'offerta, mi sembravo Silvestro nel negozio di canarini e non è una bella sensazione. Nell'incertezza su da dove cominciare ho lasciato perdere. Una mattina mi armerò di coraggio e vedrò da che parte prendere la cosa.
Escrito por marigold a las 04:33 | Comentarios (0)

21.08.06

Epoca, Settimo giorno, Borghese...

Segnali di invecchiamento.
Uno. Quelle due volte l'anno che si esce, andare sempre allo stesso ristorante. Grandi carni, cucina tradizionale con qualche timida avventura - dove per avventura si intende l'equivalente di mettere la Fulvia sul ferry per l'Elba invece della solita Versilia. Peccato per una carta dei vini un po' supermercatista. Ma quando c'è qualcosa da conservare, come il ragout di agnello e gli spiedini di maiale di ieri sera, non c'è niente di meglio che essere conservatori.
Due. Passare davanti a casa della Diana, sul cui muretto c'è il figlio piccolo con gli amici; contare i pacchetti di sigarette allineati, contare i regazzini, sentire come un malessere per conto terzi. Il pischello che faceva pipì sul gelsomino della vicina, quello mi avrebbe fatto schifo pure a 17 anni.
Escrito por marigold a las 06:15 | Comentarios (0)

18.08.06

Portami fuori

Non c'è niente da fare: nonostante la mia professionalità, ogni volta che sento questa canzone non riesco a fare altro.
Escrito por marigold a las 14:31 | Comentarios (0)

La chanson du garçon ancien

Sarà stata la paura della cifra tonda, ma è come se avessi avuto 40 anni per 3-4 anni di seguito. E' quasi un sollievo esserne fuori.
Escrito por marigold a las 14:26 | Comentarios (0)

09.08.06

Sold out

Ricardo Arjona è un tipo centroamericano (guatemalteco?) che canta un genere cantautore leggero-pop. Non so se la globalizzazione ve lo appone pure là o no. Bella voce, suono pulitino, "liriche" personali... esempio che passo a tradurre: la canzone si chiama Una volta al mese, e no, non parla del pagamento dell'affitto
Una volta al mese diventi artista / Lasciando un quadro impressionista / Sotto il piumino /Una volta al mese con il tuo acquarello / Dipingi frammenti di susina / Che arrivano fino al materasso / Una volta al mese un detersivo / Ruba l'arte intermittente / Del tuo ventre e della sua creazione / E' naturale quando si è donna / Dipingere rose nel letto / Una volta al mese / Una volta al mese una cicogna si suicida / Ed eccoti tutta depressa / Cercando una spiegazione / Una volta al mese / Il cielo ti ruba il miracolo / Il tempo ti dà un calendario / Una volta al mese / Mi proponi sciopero della fame / Io un po' di immaginazione / Una volta al mese la luna nuova /Viene a togliere quel che rinnova / E a portare un'altra illusione / Una volta al mese sono invisibile / Per cercare per quanto possibile / Di non promuovere il tuo malumore / Una volta al mese non ti si sopporta / Ed è male se sto distante / E peggio se rimango qui / E anche se c'è chiusura obbligatoria / E il cielo diventa purgatorio / Ti amo di più, una volta al mese

Ci sono altre due tre strofe ma non mi va più. Pensieri sparsi: uno, che cosa gli farebbe Elio a uno così; due, mancanza drammatica di accessori utili al supermercato dove fanno la spesa questi due qua; tre, fra settembre e ottobre il tipo farà 33 trentatre palasport a BsAs e tre date nella ns. bella provincia, totale 36: perché tanto odio?; quattro, miglior battuta sentita: pensa fra una decina d'anni quando ci canterà della sua prostata.
Escrito por marigold a las 21:21 | Comentarios (0)